Sabato 3 giugno 2017 alle ore 11.30 in via Marchesi,38 Rovato l’associazione culturale “La Casa dell’Ambulante” inaugura il primo museo in Italia (di cui si abbia conoscenza) dedicato all’ambulantato, un mestiere che nella capitale della Franciacorta viene ancora oggi svolto da decine di famiglie, partendo dal mercato del lunedì fino agli altri appuntamenti settimanali in giro per la provincia di Brescia e non solo.
Riceviamo e pubblichiamo dal presidente, il cavalier Angelo Benedetti, per oltre un ventennio presidente nazionale di Anva Conferscenti e rovatese doc:
“L’Associazione Culturale “La Casa dell’Ambulante” è formata da operatori del settore, associazioni di categoria, enti ed istituzioni, ed ha lo scopo di realizzare il 1° Museo dell ’Ambulantato in Italia.
Far conoscere l’ambulantato e la sua storia, la filosofia dei mercati, la cura di questo tipo di commercio, raccolta in documenti e strumenti usati per questo cosi importante settore, ricco di personaggi e addetti che hanno dato vita e risalto all’ambulantato italiano.
Riprendere quindi la storia e il servizio svolto da questo settore e come l’ambulante si è diffuso nel sistema, bisogna partire nel tempo dove gli operatori hanno svolto un ruolo primario nei paesi più sperduti, nelle valli come nei grossi centri urbani, con un servizio efficiente, durante le guerre come in tempo di pace, nei mercati o sulle piazze, portatori di quella cultura storica proveniente da realtà più diverse, da ceti dove poco è importante la provenienza, ma dove alta è stata la volontà di crescere per un inserimento nel tessuto sociale del paese, dove sviluppo e innovazione non sono venuti per caso, ma dal lavoro svolto con serietà per progredire e sviluppare la propria professione ed attività.
Questo fa grande il commercio ambulante, gli uomini che lo compongono, le donne sono state e sono parte integrante del sistema.
Capire la vita dell’ambulante, la famiglia, la lontananza da casa, l’accudire i figli, il lavoro, tutto questo a volte non traspare, ma il problema esiste come l’incertezza del posto di lavoro, le intemperie, i trasferimenti o le sospensioni dei mercati per far posto ad altre strutture o forme di vendita.
Questo per l’ambulantato è come toccare qualcosa di suo, la sua casa, la sua vita, il suo vicino di banco, tutto questo ti fa riflettere e ti può far cambiare, per riprendere quel cammino, per diventare sempre più protagonista di te stesso e del tuo futuro, in un mondo commerciale tutt’altro che facile, dove tutti invidiano il nostro rapporto di categoria, il coraggio del confronto, la forza di essere punto di incontro con il pubblico consumatore nel tessuto socio-economico del nostro Paese.
E con questo spirito che ci accingiamo a proseguire questo cammino che ci ha resi protagonisti e che la storia non dovrà dimenticare.
Questo è l’Ambulantato”.