Rovato: tutto pronto al Foro Boario per la festa estiva degli alpini. Da venerdì a lunedì.

Arriva fine luglio e a Rovato è tempo, come di consuetudine, della Festa degli Alpini, nell’area all’aperto (ma coperta) del Foro Boario di piazza Garibaldi.

 Si parte venerdì 28 e si va avanti fino a lunedì 31 luglio: quattro serate tra buon cibo, giochi, musica e danze.

La musica: venerdì 28 con l’orchestra “Gian Band”; sabato 29 “Mara il suo gruppo”. Domenica 30 pranzo a mezzogiorno e spiedo con polenta per soci, simpatizzanti e famigliari (si prenota in festa), mentre in serata si danza con l’orchestra “Stefano e i tre Nòni”.

Si chiude lunedì 31 luglio con Oscar Di Stefano.

LE PENNE NERE..SUL WEB – La storia alpina, a Rovato, data almeno 1925, anno del primo documento ufficiale dove si parla di un gruppo dell’A.N.A., l’associazione nazionale alpini.

Sul sito, aggiornato e ben curato, degli Alpini di Rovato si legge che:

“Il Gruppo Alpini di Rovato nasce ufficialmente nel 1925, come confermato dalla documentazione presente nell’archivio storico del Comune di Rovato.

Da testimonianze dirette di soci anziani si riconosce come fondatore e primo Capogruppo l’alpino Giacomo Cecca, Cavaliere di Vittorio Veneto decorato con la Croce di ferro al V. M., scomparso nel 1973. All’inizio le riunioni dei soci furono tenute nello storico Bar Croce Bianca, di proprietà dello stesso Cecca, successivamente dagli anni ’60 in avanti la sede si spostò presso la Trattoria Del Gallo, poi alla Trattoria “4 Rose” ed infine nella Trattoria Miramonte.

Nel 1992 il Gruppo si trasferisce nel Torrione delle mura venete, ristrutturato dagli stessi Alpini, in piazza Montebello. Infine nel novembre 2006 l’approdo definitivo nella nuova sede di Via Martinengo avuta in comodato d’uso per 40 anni dalla fondazione Don Carlo Gnocchi, previa ristrutturazione della “casotta” di rimessaggio eseguita quasi completamente dai Soci stessi.

Il 1° giugno 2008 data nella quale si è svolta l’adunata sezionale a Rovato con la scoperta del nuovo Monumento in Piazza Garibaldi, dedicato all’Ass. Naz. Alpini, viene inaugurata ufficialmente anche l’attuale sede del Gruppo
ed il gruppo viene intitolato a Don Carlo Gnocchi.

Dal 1975 il Gruppo dispone anche di una “Baita” sul Monte Orfano, da quando gli alpini si sono impegnati nella manutenzione e pulizia del Monumento ai Caduti e Dispersi e della zona circostante. La baita, rimodernata dagli alpini partendo da un magazzino attrezzi preesistente, ha destinazione di ritrovo per Alpini ed amici e di magazzino attrezzi per la manutenzione.

Il Monumento a tutti i Caduti e Dispersi sul Monte Orfano è nato nel dopoguerra da una iniziativa di alcuni reduci tornati a casa dalla campagna di Russia che, con il ricordo nei loro cuori dei compagni morti e dispersi, cominciarono a costruire la struttura sulla sommità del monte Orfano, da dove è visibile da tutta la Franciacorta.

Il Monumento è stato terminato ed inaugurato nell’anno 1974 dopo la posa di opere in ferro battuto del maestro d’arte rovatese Aldo Caratti e di Bruno Piardi. In un pilastro è inserita una piccola teca, contenente terra di Nikolajewka con lo scopo di ricordare tutti i caduti della campagna di Russia ed in particolare i 90 giovani di Rovato che hanno perso la vita in terra di Russia.

Attualmente il gruppo conta 200 soci e 75 simpatizzanti”.

 

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