Monsignor Gianmario Chiari non è più, da poche settimane, il prevosto di Rovato, carica al momento ancora vacante.
In attesa di risolvere qualche acciacco di salute e di potersi trasferire nella natìa Cologne, l’ultimo numero di “In Cammino” (il bollettino della Parrocchia Santa Maria Assunta di Rovato) è dedicato in gran parte a un collettivo “Grazie Monsi“, con decine di testimonianze che occupano le pagine del notiziario.
In apertura c’è l’ultimo editoriale, dopo quindici anni, di don Gianmario Chiari, che riportiamo di seguito:
“La voce del prevosto
La riconoscenza è un dovere.
Nel febbraio del 2002 quando il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti mi disse: “ho pensato a te per Rovato” sono rimasto perplesso, ma non ho, ovviamente, potuto rifiutarmi perché la mia scelta di prete è legata alla volontà del mio Vescovo. Oggi, dopo quindici anni, sono, purtroppo, costretto a lasciare le parrocchie per motivi di salute.
Ritengo che la riconoscenza per il bene ricevuto sia per me semplicemente un grande dovere. La mia scelta di promuovere e vivere l’azione pastorale nelle parrocchie di Rovato è stata caratterizzata dall’impegno a servire, come il Vangelo prescrive.
E il Vangelo dice: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. (Mt 10,8)