Su Rovato.org la lettera di giugno scritta dall’ex vicesindaco di Rovato, e oggi esponente del circolo culturale C.E.A.L.F. di Rovato, Tino Buffoli, idealmente rivolta al primo cittadino, Tiziano Belotti.
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Le due strutture che fungevano da “Cinema” a Rovato e che sovrastano in pieno Centro: quella di Corso Bonomelli e quella dell’Oratorio, sono ridotte a ruderi destinati ad un inevitabile, progressivo decadimento.
Si tratta di costruzioni vetuste, senza particolari pregi che risalgono ad oltre mezzo secolo fa. Impattano con l’ambiente e non è pensabile una loro riattivazione.
Nell’ottica di concorrere a formare un assetto utile e ordinato del Centro della nostra Città, prima o poi il Comune dovrà pensare ad una soluzione.
Per quanto riguarda l’ex cinema di Corso Bonomelli che è di proprietà comunale, l’idea ventilata di ristrutturarlo per tramutarlo in una sala civica o teatrale, dovrebbe fare riflettere.
Una trasformazione simile si sostanzierebbe in un corposo anfiteatro probabilmente eccessivo rispetto alle finalità. Inoltre, i costi di riconversione non potranno che essere onerosi e tali da obbligare a rinunciare ad altre opere prioritarie.
Se poi si considera che è in programma la ristrutturazione della Sala civica del Foro Boario per analoghe intenzioni, con il vantaggio di disporre di parcheggi, le conclusioni dovrebbero portare ad accantonare un intervento dispendioso, eccessivo e, a tal punto superfluo, contando le scelte analoghe che riguardano l’altra struttura del comune, magari più ridotta ma maggiormente servita.
L’abbattimento del ex Cinema di Corso Bonomelli per liberare e recuperare spazio sarebbe allora la soluzione preferibile. Nel contempo un intervento simile, si sostanzierebbe in una valida occasione per ridisegnare un’intera area del Centro.
Il luogo sul quale insiste l’ex cinema, è contiguo alla Biblioteca, alle spalle si trova l’ampio parcheggio e una revisione urbanistica dell’intero comparto, concorrerebbe ad una notevole valorizzare di Corso Bonomelli.
L’area, attraverso il passaggio di via Vantini, interagisce con la Piazza e Il giardino della Biblioteca immetterebbe dritto nel nuovo ricavato Piazzale, liberando la visione prospettica del Palazzo.
Dal nuovo slargo, si accederebbe direttamente alla biblioteca e per essa, ad una sala espositiva permanente nell’ampio locale al piano terreno della parte nuova del fabbricato, salvaguardando le attuali funzioni, in ambienti attigui, disponibili e altrettanto capaci.
L’esigenza di munire la Città di una sala espositiva, è indilazionabile e una realtà importante come Rovato, con l’ambizione di essere la “Capitale della Franciacorta” non può continuare ad esserne sguarnita.
Il prestigio di una Città, accanto all’economia, ai servizi ed alla cura dei monumenti, non può prescindere dalla cultura che deve essere vitale e attuale. Così come erede delle testimonianze del passato che l’hanno qualificata.
A proposito della cura dei monumenti, rivolgo nuovamente una petizione perché venga liberata la Piazza dall’eccesso disordinato di macchine che ne deturpano la bellezza.
L’ultima sistemazione in ordine di tempo, sottoposta al parere della Soprintendenza, non prevedeva la serie di parcheggi che quasi raggiungono il limite dei portici. Si è trattato di scelta successiva scriteriata e probabilmente non conforme. Accanto a ciò la mancata vigilanza con risultati che un minimo di sensibilità amministrativa dovrebbero far raccapricciare.
Intanto il tempo scorre, mancano meno di due anni alle nuove elezioni comunali e di solito il periodo più o meno lungo a ridosso delle votazioni è improduttivo. Che altro dire! Si è consapevoli delle difficoltà che un’Amministrazione incontra e di quanto impegno e responsabilità è richiesta a chi si prende l’onere di amministrare. Si capisce anche come gli inciampi politici della maggioranza non agevolino il cammino amministrativo.
Ciononostante va comunque detto che per Rovato non basta più la “normale amministrazione”. Servono risposte che sappiano interpretare il ruolo che compete alla Città, nel frattempo mutata e cresciuta, inserita in un’importante zona turistica e produttiva, moderna e dinamica.
Serve una visione programmatica di insieme che sappia affrontare i problemi nodali del traffico, della viabilità, del Centro storico, delle scuole, della cultura, della vocazione e veste riservata alle frazioni.
Tino Buffoli giugno 2018
Noticina: il modo di affrontare e gestire le “crisi politiche” interne alla compagine maggioritaria all’oscuro e all’ombra del Palazzo, è malcostume.
Ricordo come solo pochi anni fa si dovette ricorrere alle elezioni anticipate dopo che la maggioranza consiliare fece mancare il sostegno all’ ex Sindaca Martinelli e ancora oggi non ci è dato di sapere quali furono i diversi motivi o contrastanti interessi che portarono a questa estrema risoluzione.
Recentemente, sulla rovinosa questione della Caserma della Finanza, (scelta quanto mai infelice e improvvida, dalle precedenti amministrazioni “progressiste”), alla maggioranza che regge il Comune sono mancati voti necessari, peraltro subito mutuati con quelli di altri consiglieri di liste opposte.
In particolare si trattava di reperire nuove aree da edificare, le cui problematiche realizzazioni dovrebbero concorrere a finanziare ulteriori lavori della Caserma, pozzo senza fondo di cui non si vede mai fine.
Perché ….consiglieri di maggioranza hanno messo a repentaglio il governo della Città??? Quali le motivazioni??? Gli opposti interessi???
Se vi fosse il dovuto rispetto ai cittadini, chiarirebbero le ragioni di questo loro pur legittimo comportamento, magari spiegandolo attraverso un comunicato sul Giornale del Comune.