Il crollo di un’ampia porzione di Mura Venete, in piazza Montebello a Rovato, nel pomeriggio di mercoledì 7 novembre, è solo l’ultima conseguenza del maltempo a Rovato.
Fortunatamente nessuno si è fatto male, ma il danno al patrimonio architettonico della cittadina è davvero notevole.
Il Comune di Rovato ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente per motivi di ordine pubblico, di fatto mettendo in sicurezza l’area e ordinandone il ripristino ai proprietari, ossia la Parrocchia e una famiglia privata.
Serve però, ovviamente, il via libera della Soprintendenza.
Clicca qui per l’ordinanza.
Intanto il Comune di Rovato, assieme ad altri Comuni bresciani, ha chiesto (clicca qui) lo stato di calamità a Regione Lombardia, quantificando i danni complessivi in quattro milioni di euro (più, ovviamente, i fondi necessari all’ultimo crollo, quello delle Mura Venete).
Danni ai privati, soprattutto a CapoRovato, ma anche a strutture pubbliche, come le scuole elementari del centro storico e le scuole medie di via Costituzione, oltre allo stadio Pagani del Rugby Rovato e ai sottopassi che collegano il paese alle frazioni bypassando la linea ferroviaria.
Grossi problemi hanno riguardato soprattutto l’esondazione della roggia Carera, sotto il Monte Orfano, e del torrente Plodio.