Dopo la rubrica “Caro sindaco ti scrivo…” (clicca qui per rileggerla), torna su Rovato.org la voce (e la penna) di Agostino “Tino” Buffoli, già esponente politico e vicesindaco di Rovato ai primi anni Novanta, che ragiona sul passato, presente e…futuro della capitale della Franciacorta.
Una nuova rubrica di pensieri e riflessioni sulla “nostra” Rovato, pubblicata su Rovato.org
Se volete scriverci con le vostre opinioni potete farlo a rovatopuntoorg@gmail.com:
Il Sindaco, dopo tanto tribolo, si è risolto a fare la scelta giusta: chiuderà al traffico la Piazza Cavour, restituendo così dignità al monumento simbolo delle glorie di Rovato.
A cosa si deve questo cambio di rotta, quando solo ieri allungava i tempi delle soste inasprendo le tariffe dei parcheggi, non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere.
Nemmeno ci convincono le argomentazioni portate per giustificare la fretta del provvedimento: La situazione della Piazza nel completo disordine non è cosa di questi giorni e quanto al monumento vantiniano divenuto un’emergenza architettonica non lo scopriamo oggi, come pure sappiamo da tempo l’insofferenza di rovatesi non disposti a tollerare la Piazza caoticamente invasa dalle macchine.
Non affatichiamoci dunque la mente e gioiamo insieme al Primo cittadino che ha saputo ascoltare e fare ciò che di meglio andava fatto per la nostra Rovato!
Semmai, consideriamo come questa vicenda ponga in luce un aspetto non nuovo e inspiegabilmente rimosso che riguarda la corretta e lecita gestione della Piazza. E’ infatti sorprendente che il Sindaco, con questo editto, dica di voler riportare la Piazza alla situazione prevista dal progetto originario di restauro, riconoscendo e rendendosi consapevole di come, nel frattempo, qualcosa di diverso sia accaduto.
Andando ai trascorsi, secondo questo progetto, come approvato dal Ministero per i Beni Culturali, i posti auto previsti erano solamente quelli delimitati dai cordoli sulla linea prospicente via Ricchino. La documentazione in visione agli atti della Soprintendenza ne da conferma e non solo, il progetto così come autorizzato vincola l’utilizzo dell’intera area interna pavimentata a ciottoli a soli fini mercatali e per manifestazioni culturali. Il Piano non prevedeva, dunque, alcuno dei quaranta parcheggi a pagamento, segnati in blu.
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