Pochi lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui, a Rovato, arrivava una linea ferroviaria, una ferrovia diretta, che conduceva a Cremona, porta della pianura Padana: una linea capace di collegare, fin dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’agricoltura della Bassa alla zootecnia della capitale della Franciacorta.
A raccontare questa storia è il libro “Ferrovia Cremona-Rovato (24 novembre 1914 – 31 marzo 1956)”, scritto da Alvaro Ferlenghi, che verrà presentato oggi, giovedì 13 febbraio, alle ore 17, al Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino Vecchio” a Cremona.
Nel libro, realizzato dal Club Federmodellistico Bresciano, si illustrano le vicende storiche e tecniche della ferrovia Cremona – Rovato, tipica linea di pianura della Lombardia, che fino al 1956, attraversava un territorio non molto diverso da come si presenta ancora oggi.
Nel testo viene accuratamente esaminato il percorso della ferrovia, descrivendone le vicende anche attraverso i numerosi documenti storici e piantine, che arricchiscono il libro.
Il volume offre pure 232 tra fotografie, disegni nonché “quadri orario” storici.
La ferrovia che collegava Rovato a Cremona toccava importanti centri della Bassa cremonese, come Soresina e Soncino, prima di entrare nel Bresciano attraverso Orzinuovi. Da lì la risalita verso nord-est, toccando le stazioni ferroviarie diOrzivecchi, Pompiano, Corzano, Trenzano-Cossirano, Castrezzato, fino all’ingresso nel territorio di Rovato: le fermate della ferrovia erano infatti San Giuseppe-Duomo e Rovato Borgo, capolinea.
Un pezzo di storia, anche rovatese, oggi dimenticato, che il libro (clicca qui per saperne di più) prova a riportare alla memoria collettiva.
Una lettura interessante, in vista – perchè no? – di una futura, possibile presentazione nella capitale della Franciacorta.