
Tutto da rifare, i conti…non tornano.
La bozza di Piano Cave della Provincia di Brescia non va bene. L’algoritmo utilizzato dall’Università di Brescia non ha funzionato e mancano all’appello 8 milioni di metri cubi di materiale estraibile.
La Provincia di Brescia si è data due settimane di tempo per una nuova bozza: poi ripartiranno i tempi (60 giorni) per le osservazioni. Torna quindi in ballo anche la vicenda cava Bonfadina, tra Rovato e Cazzago San Martino, che è entrata nella politica rovatese durante l’ultimo Consiglio comunale, quello straordinario “della discordia”. Dentro il piano cave rientra poi anche l’annosa vicenda della Macogna, al confine tra Rovato, Berlingo, Travagliato e Pedrocca di Cazzago San Martino.
Nonostante l’allungamento dei tempi, i segnali non sono positivi: il nuovo piano cave dovrebbe essere ancora più pesante per un territorio già martoriato dalle attività estrattive.