
Torna in auge il tema della discarica Macogna, in territorio di Cazzago San Martino ma a pochi passi da frazione Duomo di Rovato.
Il Consiglio di Stato ha bocciato il triplicamento dell’eluato disposto dalla Provincia di Brescia. Accolto quindi il ricorso del Comune di Cazzago San Martino, contrario all’ampliamento della discarica, collegato al relativo triplicamento dell’eluato. I giudici hanno inoltre disposto che il Broletto convochi i Comuni coinvolti (oltre a Rovato e Cazzago, anche Berlingo e Travagliato) quando si presentino “variazioni sostanziali al piano”.
Dura la presa di posizione del Comitato No Macogna, i cosiddetti “Macognari”, che ora chiedono in un comunicato (clicca qui) “quello che abbia sempre chiesto: che le istituzioni tutelino i cittadini e la salute pubblica. Chiediamo che chi di competenza si attivi SUBITO. Lì, alla Macogna per anni sono stati conferiti rifiuti in deroga. Chiediamo che al PROVINCIA DI BRESCIA intervenga IMMEDIATAMENTE per fermare il conferimento di rifiuti. Chiediamo alle Amministrazioni Comunali di attivarsi immediatamente presso la Provincia, di ribadire la volontà dei cittadini”.
Intanto assolto l’unico imputato – l’amministratore unico della Drr, Claudio Gaffurini – dall’accusa di conferimenti non in regola all’interno del sito, perchè il fatto non costituisce reato. La vicenda era quella inerente ai controlli ad alcuni camion contenenti rifiuti nel 2015.