Idoneità alloggiative: la Corte dei Conti condanna diversi amministratori di Rovato

Circa 15mila euro da risarcire per “comportamento gravemente negligente dei convenuti” attraverso “l’incremento esponenziale (624%) e senza plausibile ragione che possa obiettivamente porsi a confronto con quella discriminatoria dei soggetti stranieri”.

Così la Corte dei Conti ha disposto nei confronti di diversi amministratori locali del Comune di Rovato, in carica tra il 2015 e il 2016.

Disposto un risarcimento di 2.350 euro a testa per il sindaco, Tiziano Belotti, gli assessori (oggi ancora in Municipio) Simone Agnelli e Daniela Dotti, oltre agli oggi ex assessori Sonia Bosio e Pierluigi Toscani, più il segretario comunale, Domenico Siciliano. 900 euro per Marianna Archetti, a cui il sindaco Tiziano Belotti aveva ritirato le deleghe nel gennaio 2016.

La vicenda riguarda l’aumento da 50 a 312 euro dei certificati di idoneità alloggiativa. Asgi e Fondazione Piccini aveva fatto ricorso, contro cui il Comune aveva resistito in giudizio. In primo e anche in secondo grado il Tribunale aveva dato ragione alle due associazioni.

Secondo la Corte dei Conti, che ha accolto la tesi della Procura, si è profilato così un “evidente pregiudizio erariale, imputabile alla responsabilità gravemente colposa degli amministratori” che adottarono con voto favorevole le tre delibere contestate, tra 2015 e 2016. Al segretario comunale contestato invece l’aver “omesso di  far rilevare la palese illegittimità degli atti”.

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