Riceviamo e pubblichiamo da Agostino “Tino” Buffoli, già vicesindaco di Rovato e ora del circolo culturale C.E.A.L.F. di Rovato. Qui sotto le prime tre missive: clicca qui per rileggerle.
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Il traffico nella nostra Città di Rovato ha assunto livelli di insostenibilità con punte di criticità che in determinati orari quasi lo paralizzano e le ricadute perniciose sulla nostra salute sono inevitabili. Se si dovesse procedere ad un controllo delle emissioni di biossido e dei depositi delle polveri sottili in certi orari, soprattutto in Corso Bonomelli, i risultati sicuramente ci farebbero riflettere. Adottare quanto prima provvedimenti per limitare e rendere fluido il traffico anche a vantaggio della salute, è ormai inevitabile. A Rovato non mancano tangenziali e una revisione della viabilità interna che punti ad una migliore razionalizzazione, anche con la formazione di nuovi sensi unici, sarebbe auspicabile.
La causa di tanto traffico nel centro urbano, è anche imputabile alle difficoltà di spostamenti a piedi o in bicicletta. In particolare per chi deve muoversi con bambini o persone in difficoltà il ricorso all’automobile è una necessità. Le strade di Rovato non sono agevoli, spesso prive di marciapiedi e volendo simulare un percorso in carrozzella ci si renderebbe coscienti dei disagi.
Altro fenomeno è il flusso di autoveicoli che si spostano lungo il Corso. Considerando che questa arteria centrale è percorribile a senso alterno, con immissioni di traffico in vie laterali anche contromano e con linee di parcheggi longitudinali, si capisce che un tale insieme di fattori rendano, in ore di punta, il traffico ingestibile. La “Strada Larga”, oltretutto, non è larga abbastanza per supportare la circolazione a senso alternato qualora si volesse riservare spazio alle biciclette che ora transitano sul marciapiede.
Accanto ai limiti strutturali, bisogna chiedersi quanto di questo traffico è urbano e quanto imputabile a viaggiatori che trovano comodo imboccare il Corso per la direttrice del Lago lungo la quale il Centro Commerciale delle Porte Franche e le numerose attività sorte alla Rotonda, sono occasione di grande affluenza. Di questo flusso estraneo, Rovato non trae nessun beneficio, solamente danno che si traduce in disagio e inquinamento.
E’ tempo che si metta mano al problema della mobilità, magari iniziando ad indagarla, per poter trovare le soluzioni migliori. Per la nostra Città deve suonare la squilla! Si impongono cambiamenti se non vogliamo assopirci nella assuefazione. Il tempo passa, la Città è cresciuta e gli abiti delle pigre consuetudini diventano sempre più stretti. Affrontare la questione del traffico è impegnativo ma altrettanto conviene pensare che è oramai una necessità. A riguardo, dovrebbero esprimersi i partiti e le forze politiche: sia quelle che sostengono l’attuale governo del Comune che quelle che si trovano all’opposizione. Al di fuori di polemiche spesso infruttuose, si aprirebbe un confronto su uno dei temi nodali di Rovato con l’utilità di far conoscere ai cittadini i diversi orientamenti per una crescita di consapevolezza che è sale e ricchezza per la democrazia.
Marzo 2018
Tino Buffoli.
P.S.: Alcuni lettori mi chiedono “ma Lei da che parte sta? Rispondo semplicemente: dalla parte della mia Città. Sono stato Presidente della Cooperativa CEALF per quaranta anni. Quando questa Cooperativa si è volontariamente sciolta, mi sono chiesto se il patrimonio di conoscenza e di esperienza maturato in così tanti anni, dovesse andare disperso. E’ nata così l’Associazione culturale CEALF che si propone di approfondire ed affrontare problemi della nostra Città sempre in modo propositivo e nel rispetto di chi è chiamato ad assumere ruoli di responsabilità sia di governo che di opposizione, consapevole che le cose buone nascono dal confronto delle idee.
(foto tratta da qui)